Orientamento sessuale e identità di genere: facciamo chiarezza
di Anna Castagna, educatrice e consulente sessuale
Capita spesso che i concetti di orientamento sessuale e identità di genere vengano confusi, sovrapposti o usati come se stessero a significare la stessa cosa.
Ti succede mai di sentire al bar o durante conversazioni informali frasi come “Stanno per arrivare Luca e Marco, chissà chi dei due è la donna” oppure “beh si vedeva che Sara è lesbica sembra un uomo”.
Da queste semplici esclamazioni, che sono sicura avrai sentito almeno una volta, si può dedurre che i concetti di orientamento sessuale e identità di genere vengono confusi: perché mai o Luca o Marco dovrebbero essere “la parte femminile”? Una coppia gay non è formata da due uomini? Perché è stato dedotto che Sara possa essere omosessuale dal suo aspetto? Ci sono delle caratteristiche che denotano l’orientamento sessuale?
Ti lascio con questi interrogativi e inizio con la spiegazione.
Il sesso biologico
Per rendere la spiegazione più semplice utilizzeremo il nostro omin*.
Proprio lì dove c’è la fogliolina è presente il nostro sesso biologico, ossia il sesso che ci viene assegnato alla nascita: o maschile o femminile.
Il sesso alla nascita viene assegnato dall’organo genitale del* nascitur*: se è presente il pene viene assegnato sesso maschile, se è presente la vulva viene assegnato il sesso femminile.
Ci tengo molto a fare questa specifica in quanto esistono casi molto più complessi di così, dove l’assegnazione arbitraria di un genere o dell’altro può influenzare moltissimo la vita dell’individuo.
Mi riferisco nello specifico al tema dell’intersessualità, che però approfondirò in un articolo dedicato.
L’identità di genere
La stellina del nostr* omin* rappresenta l’identità di genere.
Dopo l’assegnazione del sesso è possibile che l’individuo si senta in armonia con il proprio organo genitale e quindi cisgender: individuo con un pene che si sente maschio o individuo con la vulva che si sente donna, oppure è possibili che non si senta in armonia con esso.
In questo caso parliamo di disforia di genere.
Quando l’individuo non si sente in armonia con il sesso biologico assegnato alla nascita, quindi si sente appartenere al sesso opposto, ci riferiamo a individui transgender.
Socialmente il sesso viene interpretato come binario, ossia o maschile o femminile.
L’individuo però può non sentirsi appartenere né al genere maschile né a quello femminile e sentirsi agender o appartenere a entrami in modo più o meno significativo e sentirsi fluid.
Potremmo quindi definire l’identità di genere come il “sentirsi come identità sessuata nel mondo” con tutti i significati e le sfumature che la persona si sente di cucire su sé stessa.
Quindi tornando a noi perché Marco o Luca dovrebbero essere la parte femminile?
Marco o Luca ci hanno detto di sentirsi donne? Se non ci hanno detto nulla di simile né Marco né Luca saranno la parte femminile ma due uomini che decidono di stare insieme.
L’orientamento sessuale:
Il cuoricino del’ omin* rappresenta l’orientamento sessuale.
Per orientamento sessuale intendiamo l’attrazione romantica e sessuale verso un individuo che può essere:
-Del sesso opposto al nostro quindi orientamento eterosessuale;
-Del nostro stesso sesso quindi orientamento omosessuale (gay quando si parla di due uomini, lesbico quando si parla di due donne);
-Per entrambi i sessi quindi orientamento bi-sessuale;
-Indistintamente dall’altro sesso quindi orientamento pansessuale;
Per fare ulteriore chiarezza
Se Elena, ragazza transgender, sta insieme a Federica, ragazza cisgender, che tipo di orientamento sessuale ha Elena?
Pensaci un momento……
Elena ha un orientamento sessuale omosessuale perché in questo caso stiamo parlando di una relazione formata da due donne.
Questo ci fa ulteriormente capire che l’orientamento sessuale e l’identità di genere viaggiano su due binari paralleli che non si toccano.
Quindi poter dedurre l’orientamento sessuale da alcune caratteristiche fisiche (Sara sembra un uomo) di una persona è scorretto soprattutto perché il nostro modo di leggere il maschile e il femminile è influenzato da cosa la società ci dice essere maschile o femminile.
Nulla nasce come fisiologicamente maschile o femminile. Se un maschio che decide di mettersi lo smalto, non sta di fatto facendo qualcosa di femminile; sta semplicemente scegliendo un gusto estetico nella sua piena libertà di espressione. Stessa cosa se una femmina decide di tenere i capelli corti o giocare a calcio.
Per concludere
Il modo migliore per capire l’orientamento sessuale di qualcun* o per utilizzare i pronomi giusti quando dobbiamo rivolgerci a una persona non è scrutare gli indizi o definire a priori ma è CHIEDERE!
Perché ciò che può essere un minimo sforzo per noi può voler dire veramente tanto per qualcun altro.